1906 Germana Paolieri


Germana Paolieri
Germana Paolieri: nasce a Firenze, il 29 agosto 1906 † a Montecatini Terme, l'8 agosto 1998 è stata un'attrice italiana attiva per oltre cinquant'anni, dalla fine degli anni venti sino all'inizio degli anni ottanta del Novecento, nel teatro, nel cinema e nella televisione.
Nasce a Firenze, figlia di un orefice che in gioventù aveva studiato da cantante lirico, frequenta un istituto tecnico e si dedica sin da piccola alla danza classica. Il suo ingresso nel mondo dello spettacolo avviene nel 1926, quando entra nella compagnia di teatro fiorentino diretta da Garibalda Niccòli. In seguito passa al teatro in lingua con la Melato, con Umberto Palmarini e, nel biennio
1929 - 30, con Elsa Merlini e Dora Menichelli Migliari.
Nel 1932, durante una rappresentazione al Teatro Quirino di Roma, viene notata dal regista Guido Brignone , che sta cercando un'attrice per il suo nuovo film Wally, una pellicola di ambientazione alpestre ispirata all'opera lirica di Catalani. Dopo un positivo "provino" fatto presso un fotografo di Venezia , alla Paolieri viene affidato il ruolo, nel quale le competono anche alcune parti cantate (viene doppiata da Giannina Arangi, ma il pubblico, ancora poco pratico delle tecniche del sonoro, resta convinto che lei sia una cantante lirica).
Germana Paolieri in una scena con Giuseppe Pierozzi di Wally, suo esordio cinematografico del 1932 che le procurò un'immediata popolarità
Ferventi ammiratori delle prime "dive"del cinema sonoro:
Nella prima metà degli anni Trenta, con l'inizio del cinema sonoro, emersero alcune nuove attrici - e tra queste la Paolieri - che non avevano lavorato nel cinema muto e che diventarono oggetto di un "divismo" molto accentuato.
É lei stessa a raccontare questo fenomeno nella lunga intervista, datata gennaio 1974, raccolta da Francesco Savio e pubblicata in Cinecittà anni Trenta, opera citata nella bibliografia. In quell'occasione ha ricordato le centinaia di lettera ricevute ogni giorno dagli ammiratori, con firme del tipo: «Un vostro umile schiavo che proprio per Voi ha spremuto i grappoli più belli della vigna dei sogni». L'attrice ha anche raccontato l'episodio di un giovane che partì appositamente dalla Calabria per andare a Roma allo scopo di portarle in omaggio un busto di argilla che aveva scolpito in suo onore. Nel 1933, trovandosi in una sala cinematografica a Firenze, fu riconosciuta dai presenti e rischiò l'incolumità personale: solo perché era in compagnia del padre che la protesse riuscì a sfuggire al veemente impeto delle persone che la volevano abbracciare.
Questo primo ruolo d'esordio rappresenta per la Paolieri un grande successo, che le fa ottenere un contratto con le Cines per altri film e che le conferisce una celebrità prima sconosciuta, avviandola verso una carriera cinematografica di rilievo. Viene curiosamente presentata come «l'attrice più alta del cinema italiano». Diventata una delle protagoniste dello schermo più apprezzate e richieste, riduce quasi a zero le sue presenze sui palcoscenici, e torna ad un ruolo musicale con La cantante dell'Opera di Malasomma a fianco di un'altra "diva" del periodo, Isa Pola. Le successive pellicole, però, non riescono a rinnovare il successo degli esordi, in quanto si tratta in genere di film considerati «mediocri». Rientra nel teatro di rivista, e solo nel 1935 riprende un ruolo di rilievo nel cinema partecipando, a Lorenzino de' Medici, nuovamente diretta dal suo "scopritore" Brignone, che costituì l'unica presenza cinematografica italiana di Alessandro Moissi.
Immagine autografata
Nei due anni successivi, 1936 e 1937, è ancora nel teatro, anche di rivista. Poi nel 1938, torna sugli schermi dapprima come moglie di Amedeo Nazzari, eroe del film aviatorio - propagandistico Luciano Serra pilota di Alessandrini, e poi nel ruolo di Margherita Barezzi, la prima e sfortunata moglie del compositore, nel Giuseppe Verdi, una delle tante biografie filmiche del musicista di Busseto, realizzata - nonostante qualche disapprovazione del regime - dallo
Altra immagine con Autografo
specialista Gallone. Entrambi questi film diventano i campioni di incasso del periodo.
Nel 1940 è nel "cast" di una delle tante versioni di Kean, ancora con Brignone e poi interpreta un ruolo di donna volgare, caso quasi unico in una carriera caratterizzata sempre da ruoli eleganti, in È sbarcato un marinaio, di Ballerini.
L'anno seguente dà vita a quella che è ritenuta la sua prova cinematografica più riuscita quando è Pia de' Tolomei per la regia di Pratelli. Nello stesso anno si parla di lei come possibile protagonista di Piccolo mondo antico, ma Soldati sceglierà la Valli. Nel 1942 lavora anche in Germania, dove figura, tra l'altro, nel cast de Il perduto amore (Immersee) di Veit Harlan.
Quando l'Italia resta divisa in due dalla guerra, lei rimane al nord, prendendo parte a Si chiude all'alba, uno dei pochi film girati al tempo della R.S.I., realizzato nel 1944 negli stabilimenti Fert di Torino, che solo a partire dall'aprile 1945 circolò, peraltro pochissimo, nelle sale.
Il dopoguerra: molto teatro e poco cinema. Poi la televisione:
Finita la guerra, il nuovo corso della cinematografia italiana non offrirà più alla Paolieri ruoli significativi. Le sue presenze sugli schermi quindi si diradano e la sua attività si rivolge sempre più verso il teatro. Sulle scene è compagna di lavoro di attori importanti, tra i quali Carraro, la De Giorgi, la Zareschi, la Galli, Besozzi, Stival e Tamberlani. Nel 1948 partecipa nel ruolo di "donna Capuleti" ad un'importante edizione di Giulietta e Romeo rappresentata a Verona con la regia del commediografo Renato Simoni, seguita da Cristo ha ucciso, di Guido Salvini, rappresentata al Teatro La Fenice a Venezia.
Nel 1950 diventa la prima attrice della compagnia di Ruggero Ruggeri, ruolo che manterrà per tre anni sino alla morte del grande attore drammatico. Per tutti i restanti anni cinquanta calca le scene con diverse compagnie: nel 1956 è con il Teatro del Convegno di Milano, l'anno successivo passa al Piccolo Teatro di Palermo, poi nel 1958 lavora con il Teatro Stabile Emilia-Romagna.
Nel frattempo è nata la televisione e sin dai suoi inizi, la Paolieri, grazie alla sua lunga formazione teatrale, entra a pieno titolo tra gli interpreti degli sceneggiati che la Rai produce e trasmette in grande quantità. Il suo primo ruolo è in Madre Allegria, trasmesso nel 1954 per la regia di Anton Giulio Majano, cui nel 1957 fanno seguito Il ventaglio di Lady Windermere e Medea a fianco di Sarah Ferrati, entrambi diretti da Claudio Fino. Nel 1958 è nelle Donne in ermellino, per la regia di Daniele D'Anza. Per tutti gli anni sessanta sono numerose le sue partecipazioni a commedie e drammi trasmessi sul piccolo schermo, tra i quali Scaramouche (1965), ancora per la regia di D'Anza, ed i Promessi sposi (1967) per la regia di Sandro Bolchi.
Tra le partecipazioni, mai di primo piano, al cinema di quegli anni si possono ricordare Il sole sorge ancora di Aldo Vergano (1946) e Maddalena di Augusto Genina (1953). Nello stesso periodo la Paolieri ha anche preso parte ad alcuni fotoromanzi
Vita privata:
Germana Paolieri in una tournée
teatrale a Sciacca nel 1934

Germana Paolieri si sposò giovanissima, a soli 16 anni, con un commerciante fiorentino, ma l'unione durò soltanto un anno. Ottenuto, dopo dieci anni, l'annullamento del matrimonio, si sposò una seconda volta con Piero Tamarollo, un ufficiale di marina. È scomparsa pochi giorni prima di compiere 92 anni ed è sepolta nel cimitero di Santa Croce sull'Arno.
Filmografia:
*1932:-La Wally, regia di Guido Brignone.
*1932:-LIl dono del mattino, regia di Enrico Guazzoni.
*1932:-LLa cantante dell'Opera, regia di Nunzio Malasomma.
*1932:-LL'armata azzurra, regia di Gennaro Righelli.
*1933:-LAcqua cheta, regia di Gero Zambuto.
*1933:-LPiccola mia, regia di Eugenio De Liguoro.
*1935:-LLa fortuna di Zanze, regia di Amleto Palermi.
*1935:-Lorenzino de' Medici, regia di Guido Brignone.
*1938:-Luciano Serra pilota, regia di Goffredo Alessandrini.
*1938:-L'allegro cantante, regia di Gennaro Righelli.
*1938:-Tutta la vita in una notte, regia di Corrado D'Errico.
*1938:-Giuseppe Verdi, regia di Carmine Gallone.
*1938:-Stella del mare, regia di Corrado D'Errico.
*1939:-Traversata nera, regia di Domenico Gambino.
*1939:-Il sogno di Butterfly, regia di Carmine Gallone.
*1939:-Torna, caro ideal!, regia di Guido Brignone.
*1940:-È sbarcato un marinaio, regia di Piero Ballerini.
Germana Paolieri nel 1940interprete, con Roberto
Villade La gerla di papà Martin 
*1940:-Fanfulla da Lodi, regia di Giulio Antamoro e Carlo Duse.
*1940:-Kean, regia di Guido Brignone.
*1940:-Incanto di mezzanotte, regia di Mario Baffico.
*1940:-La gerla di papà Martin, regia di Mario Bonnard.
*1940:-L'arcidiavolo, regia di Tony Frenguelli.
*1940:-Il sogno di tutti, regia di Oreste Biancoli.
*1940:-La forza bruta, regia di Carlo Ludovico Bragaglia.
*1941:-Pia de' Tolomei, regia di Esodo Pratelli.
*1941:-Il vetturale del San Gottardo, regia di Ivo Illuminati e Hans Hinrich.
*1941:-Se non son matti non li vogliamo, regia di Esodo Pratelli.
*1941:-La sonnambula, regia di Piero Ballerini.
*1942:-Sancta Maria, regia di Pier Luigi Faraldo.
*1942:-Le due orfanelle, regia di Carmine Gallone.
*1943:-Accadde a Damasco, regia di Primo Zeglio.
*1943:-La vita torna, regia di Pier Luigi Faraldo.
*1943:-Il perduto amore (Immensee), regia di Veit Harlan In Germania.
*1943:-Sempre più difficile, regia di Piero Ballerini.
*1944:-Resurrezione, regia di Flavio Calzavara.
*1945:-I dieci comandamenti, regia di Giorgio Walter Chili - epis. Non desiderare la donna d'altri.
*1945:-Si chiude all'alba, regia di Nino Giannini.
*1945:-07...Tassì, regia di Alberto D'Aversa.
*1946:-Il sole sorge ancora, regia di Aldo Vergano.
*1946:-L'ultimo sogno, regia di Marcello Albani.
*1946:-L'eco della gloria'' (Le beaux jour du roi Murat), regia di Théophile Pathé.
*1949:-La mano della morta, regia di Carlo Campogalliani.
*1950:-Cavalcata d'eroi, regia di Mario Costa.
*1953:-...e Napoli canta!, regia di Armando Grottini.
*1953:-Villa Borghese, regia di Vittorio De Sica - epis. L'incidente.
*1954:-Il mostro dell'isola, regia di Roberto Bianchi Montero.
*1954:-In amore si pecca in due, regia di Vittorio Cottafavi.
*1954:-Maddalena, regia di Augusto Genina.
*1955:-Suor Maria, regia di Luigi Capuano.
*1955:-I due compari, regia di Carlo Borghesio.
*1955:-La canzone del cuore, regia di Carlo Campogalliani.
*1955:-Lo sbaglio di essere vivi, regia di Alberto Gagliardelli.
*1957:-Il ricatto di un padre, regia di Giuseppe Vari.
*1957:-L'angelo delle Alpi, regia di Carlo Campogalliani.
*1960:-I delfini, regia di Francesco Maselli.
*1961:-Un figlio d'oggi, regia di Marino Girolami.
*1961:-La corona di fuoco, regia di Luigi Latini de Marchi.
*1969:-La virtù sdraiata (The Appointment), regia di Sidney Lumet.
Germana Paolieri in una inquadratura di
 Pia de' Tolomei di Esodo Pratelli 1941
che fu, secondo molti critici,l'interpretazione
 cinematografica più riuscita dell'attrice 
Doppiatrici:
Lydia Simoneschi: in, Sempre più difficile.
Tina Lattanzi: in, I due compari.
Televisione:
Madre Allegria: regia di Anton Giulio Majano.
Il ventaglio di Lady Windermere: regia di Claudio Fino.
Medea: regia di Claudio Fino.
Donne in ermellino: regia di Daniele D'Anza.
Adunanza di condominio: regia di Anton Giulio Majano.
Il cardinale: regia di Silverio Blasi.
Carlotta Löwenskold: regia di Giulio Macchi.
Ritorno dall'abisso: regia di Mario Lanfranchi.
Il sole di mezzanotte: regia di Claudio Fino.
Scherzo, ma non troppo: regia di Gilberto Tofano.
Scaramouche: regia di Daniele D'Anza.
Oblomov: regia di Claudio Fino.
La figlia dell'oca bianca: regia di Italo Alfaro.
I polli di Enrico IV: regia di Claudio Fino.
Dossier Mata Hari: regia di Daniele D'Anza.
I promessi sposi: regia di Sandro Bolchi.
Dossier Mata Hari: regia di Mario Landi.
Coralba: regia di Daniele D'Anza.
Mozart in viaggio verso Praga: regia di Stefano Roncoroni.
Il processo a Maria Tarnowska: regia di Giuseppe Fina.
Madame Bovary: regia di Daniele D'Anza.
Adua: regia di Dante Guardamagna.

Prosa radiofonica:
Prime piogge: di Enrico Pea, con Nando Gazzolo, Valentina Fortunato, Franco Volpi, Germana Paolieri,
regia di Alberto Casella, 12 aprile 1957, terzo programma, ore 21,20.


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